Nella giornata di sabato 24 maggio sono previste visite guidate gratuite, alle ore 10 e 11.30, alla riscoperta della Tusculum medievale con la possibilità di assistere da vicino il lavoro degli archeologi in occasione dell’annuale campagna di scavo della Escuela Espanola de Historia y Arquelogia en Roma.
L’appuntamento è presso la biglietteria del Parco Archeologico, sita in Via del Tuscolo a Monte Porzio Catone (Roma); l’ingresso è gratuito, ma è consigliata la prenotazione da effettuarsi all’email prenotazioni@tuscolo.org. Il percorso di visita è accidentato, si raccomanda pertanto l’uso di abbigliamento sportivo e scarpe da trekking.
Per informazioni contattare la Comunità Montana Castelli Romani e Prenestini – tel. 069470820 – 069470944 e ATS Tusculum 3914225048
Testi di approfondimento a cura dell’organizzazione dell’evento
Area archeologica di Tuscolo. La XVI campagna di scavo
a cura dell’Ufficio Stampa della Comunità Montana Castelli Romani e Prenestini
Anche quest’anno il programma di ricerca scientifica presentato dalla Scuola Spagnola – che da venti anni cura il progetto “Tusculum” – è particolarmente interessante e significativo, e si avvale come sempre di importanti collaborazioni.
La campagna insisterà principalmente nell’area della Rocca di Tuscolo dove lo scorso 2013 gli archeologici si trovarono di fronte ad una straordinaria scoperta, fu infatti ritrovata la Basilica della Santissima Trinità, che proprio quest’anno sarà riportata completamente alla luce. Si tratta di un edificio a tre navate con abside canonicamente orientata ad est e rappresenta certamente un’occasione unica per ricostruire l’architettura ecclesiastica del tempo.
Nel progetto è prevista inoltre la realizzazione di un saggio di scavo nell’area del foro, dove nei prossimi anni si prevede di riprendere l’attività di ricerca.
L’area archeologica di Tusculum e l’attività di spettacolo presso il teatro romano
L’area archeologica dell’antica città di Tusculum, di proprietà della XI Comunità Montana del Lazio e il cui territorio si estende negli attuali Comuni di Frascati, Monte Porzio Catone, Grottaferrata, a circa 20 km a sud-est di Roma, è il cuore storico e culturale dei Castelli Romani.
Qui furono scritte alcune delle pagine più significative della Roma Repubblicana prima, e di quella alto Medioevale. Nel sito si sovrappongono tracce archeologiche di diverse epoche storiche, che segnano le vicende della importante Città latina, dalla sua origine pre – romana fino alla distruzione nel 1191.
Le origini di Tusculum si perdono nella leggenda che ne attribuisce la fondazione a Telegono, mitico figlio di Ulisse e della Maga Circe. Quel che è certo è che le prime tracce di insediamenti umani risalgono all’età del bronzo medio, intorno al XIV secolo a.c.
In epoca romana, Tuscolo divenne una delle più importanti città della Lega Latina, che si oppose fieramente all’espansionismo di Roma, da cui fu però battuta nella famosa battaglia del Lago Regillo del 496 a.c. Da allora, Tuscolo divenne residenza estiva prediletta di imperatori, senatori e scrittori di fama, inaugurando una tradizione che dura fino ai nostri giorni. Tra le ville più celebri, si ricordano quella di Silla Cicerone, Lucullo, Tiberio e Matidia.
In epoca medievale invece, con la potente dinastia dei Conti di Tuscolo che diede al Pontificato numerosi Papi, dominò le cronache capitoline influenzandone fortemente la vicenda politica, fino a quando il Comune di Roma ne decise la distruzione definitiva che avvenne nel 1191 d.c.
Fulcro dell’area archeologica è il Teatro splendido esempio dell’architettura classica romana, con la tradizionale cavea a semicerchio ben conservata. Costruito intorno al 75 a.C, ha mantenuto la sua struttura primaria, con una cavea divisa in quattro settori che arrivano ad una capienza massima di circa 500 posti.
Avvenuta in un contesto già urbanizzato, la costruzione ha sfruttato mirabilmente il declivio naturale del monte su cui la cavea poggia, ponendo la scena in basso alla maniera dei greci e collegando l’entrata al Teatro con l’asse viario già esistente, che fin da epoca antica collegava la parte bassa della città con la sovrastante acropoli. La strada fu addirittura inglobata nell’edificio, trasformandola in una via tecta che passava al di sotto della metà settentrionale della cavea. Le dimensioni, che in questa prima fase costruttiva erano intorno ai 45 metri di diametro. I resti ancora oggi visibili della cavea risalgono a questa prima fase costruttiva. In epoca giulio-claudia (I sec d.C.), subì un ampliamento raggiungendo 51 metri di diametro, con una capacità di circa 2.000 spettatori.La terza e ultima trasformazione risale agli inizi del II secolo d.C., con una modifica dell’ accesso alle gradinate e il rinnovo della decorazione dell’edificio scenico, realizzata in marmi di diversa provenienza. Nella prima metà del III secolo d.C. il Teatro è stato definitivamente abbandonato.
La bellezza del sito, unita al fatto che il Teatro è stato l’unica struttura di epoca classica riportata pressoché completamente alla luce, hanno contribuito ad accrescere la fama di questo edificio, trasformatosi nell’immaginario collettivo nel simbolo stesso dell’antica città di Tusculum