Sono aperte le iscrizioni alla VII campagna di scavi archeologici presso il sito di Aquinum. Sono previsti due turni: il primo dal 29 giugno al 11 luglio 2015 e il secondo dal 13 al 25 luglio 2015.
La campagna di scavo è riservata ad un massimo di 12 laureati e laureandi nelle discipline archeologiche. Ai partecipanti verrà offerto vitto e alloggio presso le strutture messe a disposizione nel comune di Castrocielo (Frosinone), per un periodo non inferiore a due settimane pari ad un turno.
Gli interessati potranno inviare l’adesione per l’intera campagna di scavo o per l’eventuale turno preferito al seguente indirizzo di posta elettronica: labtaf@unisalento.it
La richiesta di partecipazione dovrà essere inoltrata accompagnata da un breve curriculum vitae e dai propri recapiti telefonici e di posta elettronica, entro il 31 maggio 2015.
Sarà rilasciato attestato valido per il conseguimento di crediti formativi.
Testo di presentazione a cura degli organizzatori
per approfondimenti vedere il sito internet aquinum.wordpress.com
Cenni storici. L’antica città di Aquinum sorgeva nella media valle del Liri (l’antica valle Latina), ai piedi del gruppo montuoso dominato dal monte Cairo (m. 1.669) in una vasta area pianeggiante lambita ad Est da tre antichi laghi oggi prosciugati e bonificati (Vallone di Aquino), dove scorre un corso d’acqua, affluente di sinistra del Liri, denominato Le Forme d’Aquino.
Aquinum fa la sua prima apparizione nelle fonti storiche in occasione della seconda guerra punica, quando Livio ricorda come nel 211 a.C. l’esercito di Annibale passò nelle vicinanze della città, per poi proseguire la sua marcia verso Fregellae.
Per il periodo successivo non abbiamo testimonianze fino al I sec. a.C., soprattutto in rapporto a vicende legate all’importante figura di Cicerone, nato in zona nella vicina Arpinum, frequentatore e profondo conoscitore dei luoghi e dei costumi aquinati. Ai tempi di Cicerone la città doveva essere un municipium, mentre in età triumvirale, venne dedotta una colonia.
E’ in questo momento, tra la fine dell’età repubblicana e la prima età imperiale, che Aquinum raggiunse il suo massimo splendore, tanto da essere definita “grande città” dal geografo Strabone. In questo stesso momento furono costruite le nostre Terme Centrali, quasi certamente sui resti di un edificio preesistente.
Originario di Aquinum, era probabilmente il poeta Giovenale, che nei versi di una sua satira ne parla in contrapposizione con Roma, come esempio di città a misura d’uomo. Nessun avvenimento degno di nota è da ricordare nei primi secoli dell’impero, mentre in età tardo -antica si delinea un’importante comunità cristiana; intorno alla metà V e all’inizio del VI secolo d.C., infatti, compaiono i primi nomi di vescovi aquinati.
Infine, il momento di passaggio tra la città tardo-antica e la Aquino Medievale è da collocare intorno agli anni 587-589 d.C., con l’arrivo dei Longobardi che occupano stabilmente e trasformano definitivamente la città romana.
Indagini aerotopografiche. Grazie a quasi 15 anni di indagini topografiche condotte sul campo e all’avvio di uno specifico programma di ricognizione aerea del territorio, è stato possibile riconoscere in traccia i resti di edifici pubblici e privati in alcuni settori centrali dell’abitato e di definire, con maggiore precisione, il tracciato di alcuni assi viari, sia all’interno della maglia urbana sia all’esterno della linea delle mura.
Attraverso le indagini precedenti erano state individuate delle aree con una notevole concentrazione di materiale archeologico; in seguito alle riprese aeree, in cui erano visibili nitide tracce, è stato possibile mettere in relazione tali aree di materiali archeologici con edifici isolati allineati lungo gli assi stradali.
Qui si è deciso di avviare attività di ricerca archeologica volte in particolare alla verifica della presenza di alcuni assi stradali e di edifici riconosciuti all’interno degli isolati ricostruiti nel settore a ridosso della via Latina, la famosa strada romana che univa Roma con Capua e che, attraversando Aquinum da Ovest ad Est, la divideva in due metà.
Partendo da questi diversi fattori, il programma dei lavori per le campagne di scavo 2009-2014 ad Aquinum ha comportato l’apertura di saggi esplorativi nell’ambito dell’ area centrale della città. Ai lavori hanno preso parte docenti del Dipartimento di Beni Culturali, dottorati, dottorandi, specializzati, specializzandi, laureati e laureandi della Facoltà di Beni Culturali dell’Università del Salento.
Area archeologica. L’area di scavo, di proprietà del Comune di Castrocielo, è disposta su una superficie pianeggiante di quasi 7 ettari. Posta all’interno del perimetro urbano della città romana, in uno degli isolati centrali, è collocata ad Est del Teatro, dal quale, in antico, era separata dal cosiddetto Cardo Maximus (via Montana) che grossomodo aveva l’andamento dell’attuale via Vicinale Civita Vetere e subito a Nord dell’antica via Latina, la famosa strada romana che univa Roma con Capua, percorso interno alternativo a quello costiero della via Appia.
In relazione a quanto sopra riportato, notevoli sono stati i risultati raggiunti, fondamentali per la conoscenza di un settore centrale dell’abitato antico, caratterizzato da edifici pubblici già noti come il Teatro, l’Edificio Absidato, l’Anfiteatro, il cosiddetto Capitolium e di nuova acquisizione come le Terme Centrali.