In questo contributo si presenta una sintetica cronistoria delle reazioni suscitate dalla pubblicazione del D.D.G. 5085/08 da parte dell’Assessorato Regionale ai BB.CC.AA. e P.I. della Regione Siciliana.
Il dibattito si è svolto prevalentemente sul web. Si tratta naturalmente di una forma di comunicazione e di condivisione di informazioni più aperta, libera e dinamica rispetto al tradizionale mezzo della carta stampata.
In questo caso, piuttosto che una “bibliografia”, i lettori consulteranno in nota una “sitografia”. Il punto di vista è quello di molti Archeologi esterni alla pubblica amministrazione che hanno saputo del bando attraverso la rete e che attraverso la rete si sono confrontati con altri Colleghi cercando di esprimere opinioni e proposte.
L’intenzione da parte dell’Assessorato BB.CC.AA. di istutuire elenchi di professionalità legate all’Archeologia è annunciata tramite due comunicati stampa dell’Assessore alla fine di ottobre del 2007, a seguito di un incontro tenutosi a Caltanissetta [1].
L’intento si concretizza nella stesura e nella pubblicazione del D.D.G. 5085/08 sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana del 15-02-08 [2].
Le prime notizie, commenti e scambi di informazioni circolano sul forum di Archeologia Italiana nei primi giorni di marzo 2008 [3].
L’intervento di numerosi utenti avvia un dibattito nel merito del testo e la condivisione di informazioni e consigli sulla compilazione della domanda di ammissione agli elenchi. Negli ultimi giorni dello stesso mese viene pubblicato un articolo sul blog di Archeologia Italiana [4] che contiene una disamina della attuale situazione lavorativa degli Archeologi operanti sul territorio regionale per conto delle Soprintendenze.
Un primo comunicato-stampa di dissenso, in cui si invita l’Assessorato alla revisione del decreto, è elaborato da un gruppo spontaneo di Archeologi e pubblicato sul quotidiano “La Sicilia” del 6 marzo [5]. A questo primo intervento fa seguito un nuovo e ancora più deciso (si chiede il ritiro del decreto) articolo sulle pagine dello stesso quotidiano il 23 marzo, poi riportato in altre sedi, tra cui il sito di patrimoniosos [6].
Le due Associazioni di categoria degli Archeologi prendono posizione esprimendo giudizi sostanzialmente negativi sul decreto 5085, sia prima (A.N.A. – Associazione Nazionale Archeologi [7]) che successivamente (C.I.A. – Confederazione Italiana Archeologi [8]) alla scadenza dei temini per la presentazione delle domande di inclusione negli elenchi delineati del decreto.
Le Associazioni di categoria dichiarano d’altra parte disponibilità a collaborare in futuro con l’Assessorato per concordare un nuovo testo che tenga maggiormente in considerazione le reali esigenze scientifiche e le istanze relative alla tutela del lavoro degli Archeologi. Entrambi i comunicati appaiono anche sul sito di patrimoniosos. Le Associazioni di categoria annunciano la volontà di promuovere varie iniziative sul territorio (riunioni e manifestazioni).
Un ulteriore comunicato, in cui si prospetta il ricorso al Presidente della Repubblica, è pubblicato il 9 aprile dall’A.N.A [9].
Gli Archeologi collaboratori esterni e le Associazioni di categoria dimostrano una chiara propensione al dialogo costruttivo e si augurano di ricevere presto riscontri da parte delle Istituzioni.
Ad oggi non sono però disponibili repliche o comunicati da parte dei diversi settori della pubblica amministrazione coinvolti: l’Assessorato ai BB.CC.AA. e P.I. non ha risposto alle critiche e alle proposte; le Soprintendenze siciliane, che rischiano di dover avvalersi di collaboratori designati a monte attraverso procedure burocratiche, non hanno espresso alcun parere in merito, sebbene alcune di esse abbiano in qualche modo reagito non rilasciando agli interessati le certificazioni relative alle collaborazioni già prestate; le Università non hanno reso noto il contenuto di documenti sottoscritti [10].
La partecipazione al dibattito pubblico da parte delle Istituzioni suddette sarebbe molto utile per il raggiungimento di posizioni condivise.
Note al testo
[1] Comunicati stampa dell’Assessore del 22 e 24 ottobre 2007
La notizia dell’incontro è diffusa in un breve articolo su La Repubblica (edizione regionale Palermo), 25 ottobre 2007, pag. XI: La Regione vuole il censimento degli archeologi.
Si veda anche il resoconto dell’incontro redatto dall’Associazione Nazionale Archeologi (pag. 24):
[2] GURS del 15-02-2008
Testo del decreto
[3] Forum di Archeologia Italiana (dall’1 marzo 2008)
[4] Blog di Archeologia Italiana, (28 marzo 2008), di D. Zirone
[5] La Sicilia, 6 marzo 2008, pag. 50: Beni Culturali e Ambientali. Elenchi professionisti, decreto da rivedere.
La Sicilia, 23 marzo 2008, pag. 55: La Protesta. I professionisti dei Beni Culturali: “Ritirate quel decreto” a firma di R.I.
[6] (25 marzo 2008) – PatrimonioSOS
Rivista Archeonews (anno V, num. LI, aprile 2008)
[7] Sito web dell’A.N.A., comunicato del presidente T. Cevoli (7 marzo 2008)
(13 marzo 2008) – PatrimonioSOS
[8] (7 aprile 2008) – Sul ddg 5085/08 – Elenco degli archeologi della Regione Sicilia
Il testo del comunicato è riportato anche:
(7 aprile 2008) – PatrimonioSOS
(7 aprile 2008) – Corriere di Sicilia
(8 aprile 2008) – Quotidiano Siciliano
(18 aprile 2008) – Iniziativa Meridionale
(19 aprile 2008) – Informazione.it
[9] (9 aprile 2008) – Sito web dell’A.N.A.
Il testo è diffuso (10 aprile 2008) anche in PatrimonioSOS
[10] A questo proposito è disponibile al momento il verbale del Consiglio di Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania del 14 marzo 2008 (pagg. 1 e 16, punto n. 19 dell’ordine del giorno)