20 Marzo 2025

Corso online di geroglifici egizi. Quarta lezione

In questa quarta lezione del corso di geroglifici online, tratteremo la proposizione a predicato nominale (PPN).

Proposizione a predicato nominale (PPN)

Le frasi a predicato nominale sono formate da un soggetto seguito da un predicato. Il soggetto può essere formato da un nome, da un gruppo nominale (gruppo nominale = nome + aggettivo, nome + complemento di specificazione, infinito, …) e da un pronome, il predicato invece da un nome o da un gruppo nominale.

Le PPN corrispondono alle frasi italiane in cui si trova il verbo “essere” seguito da un nome/gruppo nominale (p.es. “io sono un uomo” dove “io” è il soggetto e “un uomo” il predicato, “il gatto è un animale” dove “il gatto” è il soggetto e “un animale” il predicato).

La PPN egizia presenta alcune differenze rispetto a quella italiana: prima di tutto in egizio il verbo “essere” non esiste e altri sono gli elementi che reggono la frase, in secondo luogo poi, aspetto questo importantissimo, la PPN egizia non ha una connotazione temporale precisa.
In effetti, la lingua egizia non ha una distinzione temporale come quella dell’italiano, e piuttosto che marcare il momento in cui si svolge l’azione (passato, presente o futuro), ne marca soprattutto l’aspetto (azione compiuta, incompiuta, durativa, …). Ad ogni modo, il sistema dei tempi della lingua egizia verrà trattato in dettaglio più avanti.

La PPN egizia esprime dunque sempre un’identità assoluta, valida cioè tanto nel presente quanto nel passato o nel futuro, o anche in un tempo non definito.
Un esempio è la frase “il gatto è un animale”, dove l’identità “gatto = animale” è valida ora, era valida nel passato e sarà sempre valida nel futuro.

Per esprimere invece delle identità temporanee (p.es. “quell’uomo è uno scriba”, condizione valida in un preciso momento, ma non assoluta – domani p.es. quell’uomo potrebbe cambiare professione) o relative ad un preciso momento temporale (p.es. “quell’uomo sarà uno scriba”, ma adesso non lo è) vengono usati altri tipi di costruzioni (tramite delle proposizioni a predicato avverbiale) che saranno trattati più avanti.
Poiché dunque in egizio la PPN non ha alcuna connotazione temporale precisa, nella traduzione si sceglierà il tempo più appropriato al contesto, e alla struttura dell’italiano.
In egizio si possono distinguere due tipi di PPN in base alla natura del soggetto, cioè sia esso un pronome o piuttosto un gruppo nominale.

Soggetto pronominale

La struttura della PPN a predicato nominale è puramente appositiva, cioè il predicato è messo in relazione direttamente con il soggetto, senza alcun elemento di congiunzione.
In genere il soggetto precede il predicato.
Quando il soggetto è pronominale, sono i pronomi indipendenti ad essere usati.
Riassumendo, la struttura della PPN a soggetto pronominale è dunque di solito la seguente:

pronome [soggetto] + gruppo nominale [predicato]


ink s
letteralmente: “io uomo”
“io sono un uomo”


nts Hmt
lett.: “lei donna”
“lei è una donna”


ntk nTr aA
lett.: “tu Dio grande”
“tu sei un grande Dio”

Soggetto nominale

Se il soggetto è nominale, la struttura è un po’ diversa. In questo caso infatti il sostantivo (o un suo equivalente, per esempio un infinito) che costituisce il predicato è seguito direttamente dalla particella pw (raramente tw se il soggetto è femminile), che in origine altro non è che il pronome dimostrativo.
La particella pw segue direttamente il sostantivo del predicato e tutti i suoi attributi (pronomi suffissi, complemento genitivale diretto, …), tranne gli aggettivi (nomi di relazione compresi, e dunque anche il n(y) di genitivo indiretto).
L’aggettivo nb, “tutto”/”ogni”, e gli aggettivi dimostrativi si comportano in maniera eccezionale, e precedono la particella pw.
La struttura quindi è:

gruppo nominale [predicato] + pw + (aggettivi del predicato) + gruppo nominale [soggetto]


ptH-Htp pw rn=f
lett.: “Ptah-hotep (pw) nome di lui”
“il suo nome è Ptah-hotep”


bwt=i pw grH
lett.: “abominazione di me (pw) notte”
“la notte è la mia abominazione”


mxAt pw nt rmT, nst=sn
lett.: “bilancia (pw) degli uomini, la lingua di loro”
“la loro lingua è la bilancia degli uomini”

Come in italiano, a volte il soggetto può essere sottointeso, in questo caso la struttura è semplicemente:

sostantivo [predicato] + pw + (aggettivi del predicato)


maHat it=i pw
lett.: “la tomba del padre di me (pw)”
“è la tomba di mio padre”


sbAyt pw StAt
lett.: “insegnamento (pw) segreto”
“è un insegnamento segreto”


pA pw
lett.: “questo (pw)”
“è questo”

Il soggetto di solito segue il predicato, a volte può precederlo; in questo caso di solito è preceduto dalla particella ir.
Poiché la particella ir serve a tematizzare il soggetto, in italiano a volte si può renderla con “Quanto a …”

(ir) + gruppo nominale [soggetto] + gruppo nominale [predicato] + pw + (aggettivi del predicato)


ir nHH, hrw pw; ir Dt, grH pw
lett.: “(ir) eternità-Neheh, giorno (pw); (ir) eternità-Djet, notte (pw)”
“quanto all’eternità Neheh, (essa) è il giorno; quanto all’eternità Djet, (essa) è la notte”
oppure più semplicemente:
“l’eternità Neheh è il giorno; l’eternità Djet è la notte” (questa traduzione però non rende bene l’enfasi che la frase egizia pone sui due soggetti)

Quando sono presenti altri complementi, essi seguono il nucleo centrale della PPN


ink ra m xay=f
lett.: “io Ra nella apparizione di lui”
“io sono ra nella sua apparizione”


ra pw m wbn=f m Axt iAbty (sic!) nt pt
(tratto dal libro dei morti di Any)
lett.: “Ra (pw) nel apparire di lui (oppure “quando appare”) nell’orizzonte orientale del cielo”
“è Ra nel suo apparire (oppure “quando appare”) nell’orizzonte orientale del cielo”

Negazione

La PPN attraverso la negazione n … is , una negazione composta da due elementi separati come in francese ne … pas o come il non … mica comune nei dialetti del nord Italia.
Gli elementi di questa negazione circondano il predicato:


n wr is pw wr imy awn-ib
lett.: “non un nobile (is) (pw) un nobile che è nell’avidità”
“un nobile che è nell’avidità (= “che è avido”) non è un nobile”

A volte n è sostituito da nn, raramente inoltre is è sottointeso.


nn it=k is pw
lett.: “non padre di te (is) (pw)”
“non è tuo padre”


n ink pw
lett.: “non io (pw)”
“non sono io”

Riassumendo dunque, le strutture della PPN sono le seguenti:

PPN Positiva

PPN Negativa

Marwan Kilani Gianola per Archeologia Italiana

Qui sotto puoi trovare le altre lezioni del corso online di geroglifici attualmente pubblicate
Introduzione

Prima lezione. Ideogrammi, fonogrammi e determinativi
Seconda lezione. Sostantivi, aggettivi, preposizioni, nomi di relazione e genitivo
Terza lezione. Pronomi e aggettivi dimostrativi

Strumenti

Scarica le tabelle in pdf del corso online di geroglifici egizi

About Marwan Kilani Gianola

Studio Archeologia Classica e Preistorica, Egittologia e Civiltà e Lingue dell’Antichità e del Medioevo presso le università di Neuchâtel e Ginevra, in Svizzera.
I campi che mi interessano maggiormente sono l’archeologia di Egitto e Medio Oriente (costa mediterranea in particolare) nonché la linguistica (e le relazioni possibili con l'archeologia).