Il volume affronta un importante tema nell’ottica del recupero dei Beni Archeologici: l’uso della cartografia archeologica quale strumento di conoscenza necessario ed indispensabile per una corretta pianificazione territoriale.
L’importanza, la vastità e la peculiarità del territorio di Roma è inscindibile dalla presenza storica e culturale di Roma stessa. In questo Incontro si è cercato di offrire un panorama il più ampio ed articolato possibile, di progetti realizzati o in corso di realizzazione in Italia e all’estero
(presentazione editoriale)
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Il commento di AI Blog
Pur se non recentissimo segnalo il volume perché sicuramente interessante per il tema affrontato: la cartografia archeologica come strumento di conoscenza per una corretta pianificazione territoriale. Pur rimanendo preminentemente nell’ambito provinciale romano, diversi contributi propongono e analizzano esperienze in altre regioni, spesso nell’ambito di azione delle varie autonomie locali. Non è soltanto un approccio scientifico-tecnico e quindi metodologico, ma anche il rapporto non sempre lineare che contraddistingue l’archeologia ed il mondo esterno, attraverso l’incontro-scontro con le esigenze dettate dall’amministrazione del bene pubblico, dalle leggi, dalla tutela e dalla conservazione, dal restauro e dalla valorizzazione e divulgazione presso i cittadini. Pur nei suoi limiti, il volume mostra una carrellata di esperienze in contesti con problematiche diverse, nell’ottica di un incontro e aggiornamento tra istituzioni e competenze specifiche, mostrando interessanti indirizzi e prospettive. Pubblico l’intero e dettagliato indice del volume, in modo da dare un’idea di insieme dei temi trattati.
La scheda bibliografica
Bruna Amendolea (a cura di), Carta archeologica e pianificazione territoriale. Un problema politico e metodologico. Primo incontro di studi. (Roma, marzo 1997). Roma 2002, Palombi Editori. Pp272, In4, brossura editoriale con ampi risvolti, 96 disegni e illustrazioni bn nt.
Indice del volume
Presentazione
Introduzione
Il contributo dell’Università per il Sistema Informativo Territoriale Archeologico della Provincia di Roma [17-20]
Progettare la cartografia archeologica [21-22]
Una carta delle preesistcnze per la pianifìcazione urbanistica: il suburbio sud-orientale di Roma e il caso del Comprensorio di Tor Vergata [23-31]
La Carta Archeologica della Campagna Romana a nord-est di Roma e la sua proiezione nell’area metropolitana [32-37]
Roma: sistema direzionale orientale. Il progetto di indagini archeologiche [38-44]
Progetto Roma Costiera: teoria e pratica di una ricerca di superficie [45-49]
Nuove esperienze di lettura del territorio [50-53]
Cartografìa archeologica e impeachment [54-58]
Centri urbani e viabilità antica tra problemi di tutela e programmazione territoriale [59-62]
Carta archeologica e pianificazione territoriale: il caso di Guidonia [63-68]
Le esperienze di Carta Archeologica nei comuni di Capena e Monterotondo: criteri, metodi e risultati [69-73]
Il contributo dell’archeologia alla pianificazione territoriale: il Parco dei Monti della Tolfa [74-82]
Metodologie di survey e G.I.S.: il progetro Tuscania “rivisitato” [83-88]
La Carta Archeologica della Lombardia e la dimensione storica del paesaggio [89-96]
La Carta Archeologica, la tutela e la valorizzazione del territorio: il caso del canale navigabile Cremona-Milano [97-114]
La Carta Archeologica come strumento della pianificazione territoriale: l’esperienza del Friuli Venezia Giulia [115-119]
Dalla Carta Archeologica al SITAr: l’esperienza nel territorio comunale di Padova e il progetto regionale veneto [120-124]
La Carta Archeologica della Laguna di Venezia. Uno strumento di tutela preventiva e di pianificazione degli interventi di manutenzione [125-128]
Il Progetto DAFNE: realizzazione della Carta Archeologica dei fiumi del Veneto orientale [129-137]
Archeologia preventiva in Trentino: analisi di un’esperienza 1987-1997 [138-141]
Tutela del patrimonio archeologico e G.I.S.: l’elaborazione di una Cartografia Archeologica finalizzata ai problemi di pianificazione territoriale della Regione Emilia Romagna [142-145]
Tutela archeologica e programmazione territoriale. Il sistema Mutina: risultati e prospettive [146-152]
La Carta del Rischio Archeologico di Faenza (RA): dal progetto alla realizzazione [153-159]
II progerro di Carta Archeologica delle Marche [160-162]
Un approccio sistematico per la redazione delle carte archeologiche [163-167]
La Carta Archeologica della Provincia di Firenze [168-169]
La Carta Archeologica della Provincia di Siena. Ricerca, sperimentazione ed uso della tecnologia per lo sviluppo dell’indagine territoriale [170-184]
I poli archeologici nell’alto casertano come elementi di pianificazione dello sviluppo [185-193]
Campi Flegrei: quale carta e per quale territorio [194-196]
Piano di recupero delle aree periferiche canosine tra il ponte romano sull’Ofanto e l’Acropoli lungo la via Appia Traiana: presenze tratturali ed evidenze archeologiche [197-203]
Il progetto Carta Archeologica della provincia di Foggia: metodo, risultati ricognitivi e committenza. I casi di Ascoli Satriano, San Paolo di Civitate e San Severo [204-212]
La Carta Archeologica della chora camarinese [213-218]
La pianificazione territoriale paesistica della Regione Sicilia attraverso l’articolazione per sistemi e componenti. Il Sistema Informativo Territoriale e la Carta dei siti di interesse archeologico: un’applicazione completa per la tutela e la pianificazione [219-231]
Cartografia archeologica e tutela ambientale [232-236]
Carta Archeologica e pianificazione territoriale: il caso Sardegna [237-247]
Interventi sul territorio: un problema di linguaggio [248-249]
G.I.S. e patrimonio archeologico dell’Andalusia: esperienze preliminari del centro di Documentazione dell’Istituto Andaluso del Patrimonio Storico [250-257]
Mapping the Ancient World: Libyan problems and perspectives [258-263]
Carta Archeologica informatizzata: il progetto Unesco per l’area di Wat Phu (Laos Meridionale) [264-270]