27 Settembre 2023

Valentino Nizzo (Todi PG, 1975), si è laureato con lode presso l’Università di Roma “La Sapienza” nel 2000, dove nel 2007 ha conseguito la specializzazione e il PhD in Archeologia. Ha conseguito il post-dottorato in “Archeologia globale e memoria del passato” presso l’Istituto Italiano di Scienze Umane di Firenze pubblicandone i risultati nel volume: Archeologia e antropologia della Morte: storia di un’idea, appena edito nella collana Bibliotheca Archaeologica di Edipuglia (Bari 2015). Dal 2010 è funzionario archeologo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, prestando servizio prima (2010-2015) presso la Soprintendenza Archeologia dell’Emilia Romagna con sede a Ferrara e, attualmente, presso la Direzione Generale Musei a Roma. Dal 2013 è membro del comitato scientifico del mensile archeologico Forma Urbis e della Fondazione Dià Cultura cui si deve l’evento editoriale annuale Romarché per cui ha ideato e diretto la collana di Antropologia e Archeologia a confronto, nella quale sono confluiti, nel 2011 e 2012, gli atti degli omonimi incontri internazionali, di cui è in preparazione per il 2015 la terza edizione. Ha all’attivo un centinaio di pubblicazioni, tra cui tre monografie. I suoi interessi si incentrano sulle problematiche storiche, artistiche e della cultura materiale delle civiltà etrusco-italiche, sulla prima colonizzazione greca, sul confronto tra archeologia e antropologia, oltre che, in generale, sui più vasti temi dell’ideologia funeraria, della storia dell’archeologia e sui meccanismi e i valori sociologici della comunicazione archeologica.

Archeologia e Antropologia della Morte: III incontro internazionale di studi di Antropologia e Archeologia a Confronto

Descrizione sintetica dei contenuti dell’incontro La morte è l’unica esperienza della vita che coinvolge ineluttabilmente tutti ma che tutti possono conoscere solo attraverso l’esperienza degli altri, com’ebbe modo di evidenziare Heidegger nel secolo scorso e come ha colto in modo assai efficace Luigi Pirandello quando scrive: «I vivi credono di piangere i loro morti e invece piangono una loro … [Read more...]