Il binomio arte-denaro, oggi persino ovvio, esisteva anche in passato, sebbene attraverso forme e meccanismi in parte differenti. Tradizionalmente uno dei centri del mercato pittorico fu Roma, meta prediletta di artisti e viaggiatori provenienti da ogni parte del globo. Il libro ricostruisce questo complesso fenomeno individuando un momento chiave nel diciottesimo secolo, quando la città, anche sulla scia del Grand Tour, vede ancor più aumentare il suo peso nei sistemi artistici d’Europa.
Grazie a una ricerca d’archivio durata molti anni, che lo ha portato a scoprire una quantità eccezionale di testimonianze documentarie inedite sulla vita e sull’attività dei mercanti romani, Paolo Coen entra letteralmente dietro le quinte del mondo dell’arte e restituire un universo rimasto per tanto tempo sepolto. Con il suo volume tornano così in vita le strategie messe in atto da venditori e acquirenti, la geografia nella circolazione di quadri da arredamento o di autentici capolavori di Raffaello, Annibale Carracci e Carlo Maratti, infine i nomi e le attività di personaggi meno noti o completamente sconosciuti, che pure svolsero un ruolo determinante nelle vicende del sistema artistico.
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Prezzo in commercio – 80 euro
Chi è l’autore?
Paolo Coen è ricercatore presso l’Università della Calabria, dove insegna Storia dell’arte moderna. Specialista negli studi di iconologia, museologia e sociologia dell’arte, ha ormai al suo attivo alcune decine fra libri, saggi e articoli, pubblicati in Italia e all’estero.
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Il commento di AI Libri
Di questo lavoro impressiona la mole documentaria (l’opera è suddivisa in due corposi volumi), e l’analisi sistematica della realtà storiografica del mercato pittorico del settecento romano. Il primo volume dedicato propriamente all’analisi si divide in due parti: la prima si occupa di approfondire gli “individui”, quindi gli attori coinvolti: venditori di professione, artisti mercanti, esperti d’arte, comprimari e mediatori; la seconda parte invece si concentra sull'”impresa”, quindi sul contesto, le strutture, la merce e i condizionamenti che creavano e reggevano il mercato vero e proprio. Dalla lettura ne emerge un quadro non molto dissimile dall’attuale, con i suoi “capolavori” d’arte, la volubilità dell’artista e i non pochi lati oscuri (il traffico di opere d’arte).
La scheda bibliografica
Paolo Coen, Il mercato dei quadri a Roma nel diciottesimo secolo. La domanda, l’offerta e la circolazione delle opere in un grande centro artistico europeo. Firenze 2010, Olschki. PpLX-816 in 2 volumi, In8, brossura editoriale con sovracopertina illustrata, illustrazioni colore in 32 tavole ft. Collana Biblioteca dell’Archivum Romanicum [359]
ISBN – 9788822258953
Indice del volume
Prefazione
Introduzione
Gli Individui
I venditori di professione: quadrari, rigattieri, negozianti [3-40]
Gli artisti mercanti [41-78]
Gli esperti d’arte: intendenti, eruditi, collezionisti [79-110]
Comprimari e speculatori [111-136]
I mediatori: sensali ed agenti [137-168]
L’Impresa
La merce [169-200]
La provenienza e il restauro della merce [201-226]
Il pubblico [227-268]
Dove e come si vende [269-310]
Indice dei nomi
Appendice documentaria
Indice dei documenti trascritti [331-332]
Nota sulle unità di misura [333-334]
Criteri adottati nella trascrizione e nell’edizione [335-336]
Documenti [337-712]
Indice
Bibliografia