Questo volume presenta gli spettacolari risultati delle campagne archeologiche condotte nel Kazakhstan nordorientale, dove per la prima volta è stata fatta un’eccezionale scoperta con il ritrovamento di una tomba principesca pressoché intatta. Illustrato da un gran numero di suggestive immagini a colori, per la maggior parte inedite, il volume è corredato di carte archeologiche e ricostituzioni di monumenti e siti. Tra gli autori dei saggi si annoverano alcuni dei più noti studiosi internazionali che, attraverso strumenti multidisciplinari di indagine, ricostruiscono il contesto storico e l’evoluzione culturale e artistica del Kazakhstan.
(presentazione editoriale)
Reperibilità
Il libro è disponibile in commercio ? – fuori catalogo presso l’editore (copertina 82.63 euro)
La scheda bibliografica
Giancarlo Ligabue e Grigore Arbore Popescu (a cura di), I cavalieri delle steppe. Memoria delle terre del Kazakhstan. Milano 2000, Electa. Pp350, In4, rileg. editoriale con sovracopertina e custodia, 180 illustrazioni colore e bn nt.
ISBN – 9788843575817
Indice volume
Lo spazio antropostorico delle steppe
L’alternativa nomade [10-17]
Il Kazakhstan: ritratto di un paese [18-37]
La preistoria delle steppe e degli altipiani euroasiatici [38-45]
Gli insediamenti stabili e gli stanziali: la civiltà dell’età del bronzo ai confini di due continenti [46-55]
Le immagini rupestri sulle vie tra il Caspio e l’antica Cina [56-65]
L’avventura dei Saka nelle fonti storiche [66-77]
La famiglia scita dei saka e la sua cultura [78-97]
I grifoni? Dinosauri travestiti [98-103]
I cavalieri delle steppe uralo-araliche [104-123]
Le steppe dell’arte [124-141]
Il principe d’Oro di Issyk: l’immagine della società saka [142-153]
I guerrieri di Berel e i nuovi orizzonti della ricerca storica [154-177]
Imperi effimeri e migrazioni
Gli Unni e l’Eurasia [178-183]
I Wusun [184-189]
Il potentato Kangju [190-199]
Dai khanati e le orde in movimento agli stati: la storia delle steppe del Kazakhstan tra VI e XVI secolo [200-229]
Le Vie della Seta [230-235]
L’identità etno-culturale e l’immagine riflessa
L’immagine dello spazio. Verso il mitico regno di Gog e Magog [236-253]
Il Prete Gianni [254-259]
L’eroe, il suo mausoleo e i riti funerari dei nomadi [260-273]
L’area sacra turca del Merke [274-277]
Verso il recupero dell’identità kazakha [278-297]
L’uomo e i volatili: una silhouette nella steppa [298-303]
Sciamanesimo, una professione antica [304-321]
Al di là dell’orizzonte
Muxtar Avezov o l’esaltazione della vita nomade [322-331]
Dall’Asia centrale verso l’Europa. I nomadi e la cultura europea [332-341]
Bibliografia
Indici